Life is Strange: Double Exposure è il nuovo capitolo della celebre serie sviluppata da Deck Nine. In questo episodio, i giocatori tornano a vestire i panni di Max Caulfield, ormai adulta, che deve confrontarsi con nuove sfide sovrannaturali e un intricato mistero ambientato nell'istituto Caledon, nel Vermont. Questo titolo cerca di rinnovare la formula narrativa e approfondire la mitologia della saga, ma ci riesce solo in parte.

Nostalgia e nuovo contesto

Max, dopo le vicende drammatiche di Arcadia Bay, ha intrapreso una nuova vita, diventando docente alla Caledon University. Tuttavia, il passato la perseguita: ogni fotografia e pagina del diario ricorda Chloe Price, un’assenza dolorosa che permea l'intera trama. La narrazione si fa forte della nostalgia, rispettando entrambi i finali del primo capitolo, e lasciando che il passato rimanga una presenza sfumata, pronto a emergere nei momenti cruciali.

Nuove sfide e poteri sovrannaturali

La svolta narrativa arriva con la morte misteriosa di Safi, amica e collega di Max. Questo evento riattiva i poteri di Max, permettendole di esplorare due realtà parallele: il Mondo della Vita, dove Safi è ancora in vita, e il Mondo della Morte, dove le indagini sono in corso. Questa dualità aggiunge profondità alla trama e offre una meccanica intrigante per raccogliere indizi e manipolare le relazioni tra i personaggi.

Gameplay e struttura

Il gameplay si concentra sull'esplorazione e sulla risoluzione di enigmi attraverso il passaggio tra i due mondi. Sebbene questa dinamica risulti interessante, soffre di una certa ripetitività e mancanza di sfida, con obiettivi esplicitamente indicati sull’interfaccia. Le scelte di design, come azioni poco credibili eseguite senza conseguenze e un mondo di gioco che manca di reazioni realistiche, penalizzano l’immersione.

Comparto tecnico e ambientazione

Dal punto di vista tecnico, Double Exposure mostra un lavoro solido, soprattutto nella recitazione e nelle espressioni facciali. Tuttavia, l'ambientazione del Vermont risulta meno varia e affascinante rispetto ai capitoli precedenti, che si distinguevano per scenari pittoreschi e atmosfere evocative. Il campus di Caledon offre pochi scorci memorabili, sebbene alcuni interni, come il bar universitario Snapping Turtle, siano piacevoli da esplorare.

Conclusione

Life is Strange: Double Exposure accoglie con successo i fan nostalgici grazie a un’atmosfera familiare e una scrittura che, per gran parte del gioco, rispetta i punti salienti della serie. Tuttavia, la trama soffre di colpi di scena e sottotrame non sempre all’altezza, mentre il gameplay, seppur interessante, pecca di linearità e ingenuità. Il finale lascia molti interrogativi aperti, suggerendo la possibilità di nuove storie future, ma senza offrire una chiusura totalmente appagante.

Life is Strange: Double Exposure

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